In un’epoca in cui la tecnologia si integra perfettamente con ogni aspetto della nostra vita, non stupisce che i robot siano entrati anche nei nostri giardini. Landroid ha letteralmente rivoluzionato il modo in cui possiamo prenderci cura del nostro prato, grazie alla sua sorprendente abilità di taglio che svolge in totale autonomia. Come ogni tecnologia innovativa, però, Landroid opera in modo ottimale quando il suo utilizzatore è ben informato su ogni aspetto relativo alla sua gestione.
In questo articolo esploreremo in dettaglio tutte le accortezze necessarie ad assicurarsi la miglior collaborazione tra Landroid e il tuo prato. Da come stendere il cavo perimetrale negli angoli a come affrontare il fastidioso problema delle buche, vedremo tutti i passaggi per far sì che la tua esperienza con Landroid ti restituisca un prato sempre impeccabile e rigoglioso.
Il taglio dell’erba in condizioni secche
Evita di utilizzare Landroid quando il prato è secco, per evitare che il terreno si compatti ulteriormente provocando sofferenza all’erba. Procedi invece con una opportuna idratazione del prato – in estate va innaffiato almeno tre volte a settimana, facendo attenzione a bagnare bene anche i bordi.
Per non stressare l’erba, inoltre, durante la stagione secca è opportuno regolare l’altezza della lama in modo da ottenere la maggiore altezza possibile del manto erboso. Avrai così un prato non solo più sano, ma anche più verde: l’erba alta consentirà al terreno di trattenere meglio l’umidità, rimanendo idratato a lungo; ne beneficerà anche il sistema radicale, che potrà crescere meglio in profondità.
Il taglio dell’erba in condizioni di bagnato
In condizioni di bagnato è importante attendere che sia il terreno che l’erba siano asciutti prima di utilizzare Landroid. Tagliare il prato quando è ancora bagnato può danneggiare sia il terreno che l’erba. Ecco perché consigliamo di non tagliare l’erba la mattina presto, quando il prato è ancora umido per la rugiada.
In caso di piogge abbondanti, la funzione “Ritardo pioggia” è utile per sapere quando l’erba si sarà asciugata, ma non è sufficiente a garantire che anche il terreno lo sia: con il terreno ancora impregnato d’acqua, le ruote di Landroid potrebbero slittare e danneggiarlo, compromettendo così la qualità del manto erboso. Ecco perché dopo una pioggia consistente raccomandiamo di attendere finché anche il terreno sarà asciutto, prima di iniziare a tagliare l’erba. Seguendo queste linee guida sarete certi che anche in condizioni di forte umidità Landroid potrà prendersi cura del vostro prato senza alcuna controindicazione.
Arrotondare gli angoli
Il filo perimetrale è la stella polare di Landroid, ma le curve strette possono costringere Landroid a manovre estreme che potrebbero danneggiare l’erba a causa dell’attrito. Stendi il filo arrotondandolo lungo gli angoli per consentire una navigazione più fluida. Questo semplice passaggio riduce l’attrito, preservando l’integrità del tuo prato.
Riempire le buche
Buche o avvallamenti possono intralciare il cammino di Landroid fino a bloccarlo. È opportuno dunque colmare queste imperfezioni con del terriccio, riseminando poi l’area, per assicurarsi che il taglio possa avvenire senza interruzioni. Un terreno regolare permetterà una migliore esecuzione del lavoro di Landroid, favorendo la salubrità dell’erba e la bellezza del tuo prato.
Riseminare le aree scoperte
Le chiazze brulle del prato possono diventare aree vulnerabili, esposte al passaggio di Landroid. Per tutelare il terreno e mantenere il tuo prato sempre rigoglioso, è importante seminare nuovamente queste zone. Riportandovi l’erba, il terreno si fortificherà e tornerà a supportare i movimenti di Landroid nel tempo. Seminare è dunque un’azione preventiva che consente di mantenere in salute il terreno e di mantenere il prato vitale e bellissimo.
Con Landroid potrai avere un prato perfetto e rigoglioso senza fare la minima fatica, a patto di creare le migliori condizioni perché il nostro amico robot possa lavorare nel modo ottimale. Un prato ben tenuto e in buona salute non subirà alcun danno o stress dal passaggio continuo di Landroid.